REGGIO EMILIA – E’ cominciata il primo luglio la mini rivoluzione dell’assegno unico, strumento onnicomprensivo varato dal Governo per il sostegno alle famiglie con figli. Per questi primi sei mesi, però, le famiglie che ricevevano gli assegni famigliari, se continueranno ad averne diritto, dovranno rinnovare la domanda.
Riceveranno in busta paga la maggiorazione prevista e nel 2020 sono state 3.200 le domande di questo tipo presentate dalla Cgil reggiana. “Gli ultimi sei mesi del 2021 saranno una sorta di ponte nel quale quelli che hanno sempre fatto richiesta di assegni famigliari dovranno richiederli nuovamente – ha spiegato Cinzia Scagliarini di Inca Cgil – Chi invece non l’ha mai ricevuto può fare domanda per l’assegno unico con un Isee valida”.
Ora, il patronato Inca è a disposizione per aiutare chi deve a presentare la domanda: “Abbiamo istituito un numero apposito per il rinnovo degli assegni famigliari (0522457248) e l’indirizzo email inca.reggio.ammortizzatorisociali@er.cgil.it dedicato all’assegno unico ponte“, ha aggiunto la Scagliarini. L’assegno unico è rivolto a famiglie con figli minori di 18 anni e con un Isee non superiore ai 50mila euro. La vera rivoluzione riguarda lavoratori autonomi e disoccupati, coloro che non percepivano gli assegni al nucleo famigliare.
Dall’1 gennaio 2022 l’assegno entrerà a regime per tutti e spariranno bonus bebè, assegni famigliari e detrazioni. Il contributo sarà erogato a un solo genitore e non più in busta paga. “Serve l’Iban perché va direttamente sul conto corrente”, ha detto la Scagliarini.