REGGIO EMILIA – L’impennata dei prezzi di gas ed energia elettrica ha pesato per 2 milioni di euro sui conti di Asp, l’Azienda servizi alla persona del Comune che si occupa di anziani, disabili e minori.
Nel 2022 i costi delle utenze sono più che raddoppiati, schizzando da 1 milione e 600mila euro a 3 milioni e 600mila euro. La crescita esponenziale delle spese per le bollette spiega quasi interamente la crescita dei costi complessivi di Asp, passati da 33,4 milioni a 36. Nello stesso tempo, i ricavi sono invece scesi a 30,5 milioni per il venir meno dei rimborsi anti Covid.
Nonostante l’allargamento della forbice tra costi e ricavi, il bilancio di previsione 2022 approvato dall’assemblea dei soci prefigura una chiusura dell’esercizio in equilibrio. Ai ricavi veri e propri vanno infatti aggiunti i proventi di terzi e i contributi. L’anno scorso il Comune aveva previsto un trasferimento iniziale ad Asp di circa 2,4 milioni di euro. Nel luglio 2022 fu decisa un’integrazione di circa 830mila euro, mentre con la variazione di bilancio di fine anno la somma è salita a 2,6 milioni di euro.
Il contesto, insomma, è difficile, ma la presidente Mariella Martini ha sottolineato che, dopo la fase peggiore dell’emergenza sanitaria, Asp ha ripreso con forza la sua attività a favore della comunità. Allo studio c’è anche una possibile valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’azienda.
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