GUASTALLA (Reggio Emilia) – I contatti sono avviati. Fonti vicine al dossier confermano che l’amministratore straordinario delle società del gruppo Artoni, Franco Maurizio Lagro, e la famiglia Artoni stanno esplorando la fattibilità di un accordo transattivo. Un’eventuale intesa porterebbe alla rinuncia all’azione di responsabilità avviata dalla procedura, che ha chiesto circa 60 milioni di euro di danni ad Anna Maria Artoni, al padre Luigi e a un terzo ex consigliere di amministrazione, Roberto Menozzi. Artoni Trasporti, Artoni Group e Artoni Logistica, in stato di insolvenza dalla primavera del 2017, hanno lasciato un buco di 207 milioni di euro. L’amministrazione straordinaria accusa i tre ex amministratori di aver contribuito al dissesto con atti di mala gestione e con operazioni in conflitto di interesse.
Prima di depositare l’azione di responsabilità in Tribunale a Bologna, la procedura ha condotto verifiche sulla presenza di beni aggredibili, accertando in particolare l’esistenza di un cospicuo patrimonio immobiliare riconducibile alla famiglia Artoni. Ma queste iniziative nascondono sempre delle insidie. Anche in caso di esito favorevole, i tempi della giustizia potrebbero essere molto lunghi e i beni, nel frattempo, potrebbero passare di mano. Entrambe le parti, dunque, potrebbero preferire una transazione a una lunga battaglia giudiziaria dagli esiti difficilmente prevedibili.
Le somme si tireranno probabilmente all’udienza calendarizzata il 18 aprile dell’anno prossimo. Ogni ipotesi di accordo, comunque, dovrebbe ottenere il via libera del Mise, il Ministero delle Imprese e del made in Italy.
Leggi e guarda anche
Reggio Emilia Guastalla Anna Maria Artoni Artoni Trasporti azione di responsabilitàIl commissario contro gli Artoni: chiesto un maxi risarcimento danni. VIDEO










