
Luca-Freschi, Nature 2019, terracotta, ceramica e palco di Daino
REGGIO EMILIA – Si avvicina un weekend di inaugurazioni a Reggio e provincia con proposte che coinvolgono artisti diversi per esperienza, tecnica e linguaggio: da Canossa a Cavriago, da Rubiera a Reggio città, con Caterina Morigi e Giulia Poppi, Marika Ricchi, Maria Zanetti e Luca Freschi. Ecco tutte le informazioni da segnare in agenda.

Canossa, la rupe di Campotrera vista dal borgo di Cerezzola
Si apre ufficialmente sabato 1 ottobre, nel territorio di Canossa, il progetto Sconfinamenti. Arte e natura nelle terre matildiche, organizzato da Associazione CerchioStella con i comuni di Albinea, Canossa, Quattro Castella e numerose associazioni attive sul territorio per coinvolgere gli amanti dell’arte e delle camminate in collina. Una passeggiata nella natura con le artiste Caterina Morigi (Ravenna, 1991) e Giulia Poppi (Modena, 1992) e il curatore Fulvio Chimento alla scoperta dei territori e delle pratiche artistiche che nel 2023 porteranno alla realizzazione della mostra SURPRISE!, con installazioni site-specific nelle terre matildiche. Appuntamento sabato 1 ottobre, alle ore 14.30, presso il Borgo di Cerezzola, per percorrere il Sentiero dei minatori, alla scoperta della Cava Boracciana e della Riserva Naturale della Rupe di Campotrera. Partecipazione gratuita, richiesta la prenotazione: biblio@comune.canossa.re.it, uit.terrematildiche@gmail.com. In caso di maltempo la passeggiata sarà rinviata.

Marika Ricchi accanto a “Gli occhi di Venere”, marmo bardiglio, Parco del Multiplo
Marika Ricchi (Cesena, 1987) è la protagonista della terza edizione di Cavriago Land Art, manifestazione finalizzata a rendere l’arte parte integrante della quotidianità, prendendosi al contempo cura dei luoghi e delle persone. Dopo gli eventi di avvicinamento, organizzati nel corso dell’estate, sabato 1 ottobre, alle ore 16.00, in piazza Lenin a Cavriago, si terrà la presentazione ufficiale di Cavriago Land Art – Pink Line, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei. Promosso dall’associazione culturale Gommapane Lab, in collaborazione con il Comune di Cavriago e il Multiplo di Cavriago, con il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia, il progetto si articola in cinque installazioni site-specific, dislocate in Piazza Lenin e nel parco del Multiplo. L’opening sarà animato da La Compagnia di Allorquando. Info: www.gommapanelab.it.

Maria Zanetti, Infinito n.2, tecnica calcografica, carta Fabriano, esemplare unico, cm. 70×50
S’intitola Viaggio al cuore dell’arte la mostra personale di Maria Zanetti (Soliera, 1940), promossa dal Comune di Rubiera, dal 1 al 30 ottobre 2022, presso il Complesso monumentale de L’Ospitale (Via Fontana, 2). Curata da Sandro Parmiggiani, l’esposizione ripercorre le tappe salienti di una carriera sessantennale, caratterizzata da una ricerca incessante, dalla sperimentazione di varie tecniche e materiali, dal desiderio di oltrepassare ogni limite, sulle tracce di nuovi luoghi da esplorare e da immaginare. Definibile, per approssimazione, come “informale”, la ricerca di Maria Zanetti rivela, inoltre, rimandi surrealisti, echi delle esperienze spazialiste, vicinanza ad un’idea di astrazione originata dall’auscultazione della materia. E tante sono le forme d’espressione utilizzate dall’artista, che spazia dal disegno alla pittura, dalla scultura alla grafica, il suo linguaggio d’elezione. L’inaugurazione si terrà sabato 1 ottobre alle ore 16.00. Info: www.comune.rubiera.re.it.

Luca Freschi, Asàroton, 2019, terracotta ceramica dipinta, legno e plexiglass, cm 120x120x15
La Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 43) presenta, dal 1 ottobre al 13 novembre 2022, la personale dell’artista e ceramista romagnolo Luca Freschi (Forlimpopoli, 1982), Tra perdita e rinascita. Curata da Giovanni Gardini, la mostra sarà inaugurata sabato 1 ottobre, alle ore 18.00. Il percorso espositivo comprende una trentina di opere, tutte realizzate dal 2017 ad oggi, secondo una tecnica originale che associa l’uso della terracotta ceramica dipinta ad objets trouvés, legno e plexiglass. Tra i lavori principali, si segnalano i Pavimenti d’ombre, resti di banchetti che costituiscono una tragica testimonianza di un mondo attonito, smarrito e immobile, e i Pavimenti neri, inghiottiti nel buio e ricoperti da un manto spesso color petrolio. Sono inoltre esposte le Cariatidi, moderni obelischi regolati dalla tecnica dell’accumulo, che non sfuggono al tema della vanitas, e gli inediti Breviari, nei quali il linguaggio si fa più rarefatto ed essenziale. Info: www.bonioniarte.it.
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