REGGIO EMILIA – È atteso per mercoledì al Porto di Ravenna l’arrivo della nave Geo Barents di Medici senza frontiere, il cui attracco è stato rinviato di 24 ore a causa del cattive condizioni dell’Adriatico.
A bordo si trovano 336 migranti, di cui 34 minorenni, 27 dei quali non accompagnati: è il numero più alto di migranti mai sbarcati in Emilia-Romagna.
Le persone migranti erano state soccorse in tre diverse operazioni in acque internazionali al largo delle coste libiche. arrivano da vari paesi, tra cui Pakistan, Siria, Sudan, Eritrea, Egitto, Nigeria, Palestina, Sud Sudan, Sri Lanka e Yemen
Tra i naufraghi anche una donna incinta. “Come sempre, siamo pronti a fare la nostra parte per fare sì che queste persone, costrette a fuggire da situazioni drammatiche, spesso dalla guerra, possano ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno, perché questa è l’Emilia-Romagna, una terra che ha la solidarietà e lo spirito di accoglienza nel proprio Dna”, assicura l’assessore regionale al welfare Igor Taruffi.
“Trovo incomprensibile la decisione del Governo di continuare a designare Ravenna quale porto di sbarco per i migranti in arrivo, lontano giorni di navigazione dai punti di salvataggio, invece di individuare attracchi più vicini, prolungando ulteriormente il tempo in mare per chi già soffre e ha bisogno di aiuto”. Per assisterli è già in funzione la macchina organizzativa regionale
Una volta scesi dalla nave, i migranti saranno trasferiti al Pala De Andrè, dove sono allestiti laboratori sanitari con personale medico, della Croce rossa, della Questura e dei servizi sociali di Ravenna. Successivamente, una parte dei migranti sarà indirizzata in Lombardia (112), altri in Toscana (112) e in 112 saranno collocati tra le varie province dell’Emilia-Romagna.











