REGGIO EMILIA – Sostenibilità non significa solo salvaguardia dell’ambiente. Significa anche tutela dei sistemi produttivi e del lavoro, sviluppo dei servizi alla persona e della giustizia sociale. Una sessantina di eventi in due settimane sono in agenda per il Festival dello sviluppo sostenibile: la grande rassegna nazionale sul tema approda a Reggio. L’organizzazione è della cooperativa sociale L’Ovile con il patrocinio dell’Università di Modena e Reggio e i comuni di Reggio, Correggio, Novellara, Rubiera e Scandiano.
“Voglio citare la Laudato Si di Papa Francesco che dice come non ci si possa occupare di poveri e fragili, senza risolvere le cause alla base della loro povertà, che spesso sono originate anche dai cambiamenti climatici. Da questa riflessione, nasce il nostro impegno sul Festival”, sottolinea Valerio Maramotti, presidente della coop sociale L’Ovile. “Si tratta di un’iniziativa di grosso spessore che si collega alla nostra missione di educare allo sviluppo sostenibile”, gli fa eco Anna Maria Mercuri, docente dipartimento Scienze della vita di Unimore.
Dalla comunicazione responsabile legata all’etica digitale e alle nuove generazioni, al centro di un seminario in programma domani mattina ai Chiostri di San Pietro, ad una cena comunitaria aperta alla cittadinanza realizzata con contributo di Caritas ed Emporio Dora alla sede Auser di via Compagnoni domani sera. Per i bimbi l’asineria e il mercatino, e poi le visite guidate all’acquedotto di Reggio e al depuratore di Mancasale. Eventi e approfondimenti proseguiranno fino al 23 maggio, il programma completo delle iniziative è consultabile sui canali Facebook e Instagram del Festival sostenibile di Reggio.
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