REGGIO EMILIA – Un solo numero di telefono, il 112, per richiedere l’intervento di soccorso sanitario, polizia, carabinieri o vigili del fuoco. Il Numero Unico Europeo di Emergenza, 112 appunto, è già attivo in alcuni comuni della nostra regione da inizio dicembre, per il distretto telefonico di Reggio Emilia sarà in funzione dal prossimo 18 febbraio.
Soltanto nel distretto con il prefisso 0536 dell’area di Casalgrande il passaggio avverrà il 18 marzo. Mentre dal 21 gennaio il numero unico sarà attivo nei distretti telefonici di Parma, Fidenza, Fornovo e Piacenza.
Tutto il territorio regionale avrà una copertura completa entro il 1° aprile 2025. L’attivazione del Numero Unico Europeo 112 non sostituisce ma si affianca agli attuali numeri di emergenza nazionali (112, 113, 115 e 118), che continuano a restare attivi: i cittadini, dunque, potranno chiamare il 112 per qualsiasi tipo di emergenza, oppure continuare a comporre i diversi numeri abituali. Le chiamate però arriveranno tutte alle due “Centrali Uniche di Risposta” di Bologna e Parma, costruite appositamente, grazie a un finanziamento della Regione di oltre 7 milioni di euro. Ogni centrale prevede 24 postazioni di lavoro, più 8 di riserva, sulle quali si alternano in più turni un totale di 90 operatori.
Le chiamate vengono classificate per tipo di emergenza e inoltrate, assieme alle informazioni anagrafiche e di localizzazione dell’utente, alle centrali operative competenti per funzione e territorio, le quali procederanno all’eventuale invio delle unità di intervento sul posto. La centralizzazione delle chiamate assicurerà, dal punto di vista organizzativo e operativo, una migliore gestione tra le diverse forze coinvolte: grazie al filtro delle telefonate improprie, multiple o fatte per errore eseguito dalle centrali uniche si stima una loro riduzione del 40%. Il tempo di risposta alla chiamata si attesta di norma entro i 10 secondi.
Con l’entrata in vigore del nuovo 112 viene recepita la direttiva dell’Unione europea che vuole armonizzare i servizi di emergenza e permettere a chiunque si trovi sul suolo europeo di effettuare chiamate componendo un unico numero di telefono valido in tutti gli Stati membri.
Le centrali uniche inoltre potranno interfacciarsi con canali di comunicazione diversi dalla chiamata telefonica, attraverso l’utilizzo dell’applicazione “Where are you”, che rende più facile l’accesso alle persone con difficoltà di comunicazione vocale.
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