REGGIO EMILIA – Un’attività d’indagine fulminea ha consentito alla polizia di individuare i responsabili dell’aggressione avvenuta ieri a bordo di un autobus ai danni di un 41enne, rimasto ferito alla testa dalla lama di un cutter. In arresto sono finiti due giovani. Denunciata una terza giovane.
***
“Avere quell’ipotesi investigativa ci ha portato presso la loro abitazione e a sequestrare gli indumenti compatibili con l’episodio”.
I vestiti indossati nel momento del litigio degenerato nel sangue sono uno dei dettagli messi in fila dagli inquirenti a partire dalle immagini catturate da più impianti di videosorveglianza. A partire da quello, dotato di sei telecamere, in dotazione al bus di Seta della linea 5, teatro dell’aggressione avvenuta in viale Piave ai danni di un passeggero.
Nei guai sono finiti tre giovani, due dei quali fratelli, sottoposti ora alla misura degli arresti domiciliari. Hanno 22 e 21 anni e sono residenti a Reggio città. Denunciata, a piede libero, una neodiciottenne che era con loro e sul cui telefono la polizia ha trovato il filmato dell’aggressione. Interruzione di pubblico servizio, porto di arma impropria e lesioni aggravate, questi i reati ipotizzati. A forma di arco il taglio procurato con un cutter dal più grande dei ragazzi. Raggiunto dalla lama un operaio 41enne originario del Senegal. L’uomo, che era stato trasportato in ospedale, è stato dimesso. Lo sfregio subìto alla testa va dal sopracciglio sinistro fino alla nuca.
“Ho visto nello specchietto che si spintonavano. Mi sono fermato alla fermata della questura e ho aperto le porte. Alcune persone sono uscite perché avevano paura. C’è stata una colluttazione e poi ho visto il sangue”.
Così la testimonianza di Biagio Mariello, l’autista del bus, che accostando alla prima fermata utile e aprendo le portiere ha evitato il peggio.
Di colore giallo il maxi taglierino utilizzato nel ferimento e finito, assieme a un altro cutter, sotto sequestro dopo la perquisizione nell’abitazione dei due sospettati, già noti alle forze dell’ordine in quanto indagati per una rissa con ferimento avvenuta un anno fa al Campo di Marte. Ma uno dei due era un volto noto anche per la vittima che sul bus, vedendolo salire a Porta Santa Croce, ha riconosciuto l’aggressore che aveva denunciato lo scorso febbraio, quando era stato preso a colpi di manganello. Ha così cercato di sottrargli un documento d’identità per così poterlo segnalare.
Sullo sfondo il fenomeno della criminalità giovanile che vede da tempo impegnati gli uomini della questura in un’attività di monitoraggio. E’ stato proprio un’agente della mobile impegnato su questo fronte a riconoscere i presunti responsabili.
Leggi e guarda anche
Accoltellamento sull’autobus: la testimonianza del conducente. VIDEO
Accoltellamento sull’autobus: la testimonianza del conducente. VIDEO
Reggio Emilia polizia indagini ferito autobus accoltellamento viale Piave Biagio MaurielloAggredito e ferito a coltellate su un autobus davanti alla Questura. FOTO