Servizio Tg Reggio
di Francesco Ferrari
BORETTO (Reggio Emilia) – Si è svolto in questi giorni tra Parma e Boretto un importante sessione di incontri tra tecnici di AiPo (Agenzia Interregionale per il Po) e Ost, la scuola universitaria professionale della Svizzera orientale con sede a Rapperswill. Il tutto mirava a proseguire il progetto congiunto di ricerca “Fibra Dike” avviato nell’ottobre 2022 che riguarda la costruzione di un argine sperimentale, realizzato nei mesi scorsi presso il polo scientifico AIPo di Boretto, e l’installazione al suo interno di un innovativo sistema di monitoraggio.
Si tratta di un classico argine in terra, che forma un bacino chiuso di forma rettangolare di 85 metri di lunghezza e 35 di larghezza e 3,50 m di altezza, nel quale sono stati inseriti circa 800 metri di fibra ottica, oltre a 27 piezometri tradizionali, 6 tensiometri e 24 sensori dielettrici che misurano l’umidità del terreno. I sensori forniscono importanti indicazioni sulle pressioni che agiscono all’interno dell’argine e quindi sulla sua stabilità.
Tra inizio primavera e la fine del 2024 si eseguiranno le prove sperimentali, con diversi livelli di riempimento idrico dell’area interna delimitata dall’arginatura. Dopo avere raccolto e classificato i dati pervenuti, si potrà stabilire se e in che modo questo tipo di tecnologia possa essere applicata sugli argini che verranno realizzati in futuro, consentendo di monitorare in tempo reale la vulnerabilità e la stabilità degli argini.
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