REGGIO EMILIA – “Quando si presenta un denuncia, tra l’altro per una vicenda resa pubblica a livello mediatico, si cerca una protezione da quel soggetto a cui ci si rivolge, in questo caso la procura, lo Stato, quando questa protezione non c’è, si sente tradito quello spirito con cui si era presa questa iniziativa”.
L’avvocato Giovanni Tarquini annuncia opposizione alla richiesta di archiviazione della procura, nel procedimento per la presunta diffamazione nei confronti dell’ex sindaco di Bibbiano Andrea Carletti da parte dell’allora vicepremier Luigi Di Maio.
“Quello che posso fare è chiedere a un giudice, in questo caso un gip, di valutare quelle minacce e dire se quelle considerazioni generali rientrano dentro la cornice della cosiddetta critica politica”, continua Tarquini.
L’inchiesta era scaturita dalle querele presentate da Carletti, tramite appunto il suo avvocato Giovanni Tarquini, su numerosi post sui social ritenuti minacciosi e diffamatori comparsi subito dopo che erano state rese note le indagini sui presunti affidi illeciti in Val d’Enza. Primo fra tutti quello di Luigi Di Maio, che ritraeva Carletti con la fascia tricolore e le scritte “arrestato”, “affari con i bimbi tolti ai genitori”. L’ex vicepremier aveva anche diffuso un video in cui diceva che col Pd, partito dello scandalo di Bibbiano, non voleva avere nulla a che fare. Ora la procura ha chiesto l’archiviazione per Di Maio, stralciando la sua posizione rispetto a quella degli altri 47 indagati per lo stesso reato.
“Quanto espresso nel post pubblicato deve essere inteso quale commento a una vicenda giudiziaria di pubblico interesse e dominio, qualificabile quale manifestazione di un pensiero politico”, sono in sintesi le motivazioni del Pm Valentina Salvi e del procuratore capo Calogero Paci. “Le offese sono pesantissime, ritenerle critica politica penso che sia sbagliato tecnicamente e socialmente“, continua Tarquini.
Lo stesso Carletti si è sfogato su Facebook mettendo in dubbio questa interpretazione di “opinione politica”: “Ho come la sensazione – ha scritto l’ex sindaco di Bibbiano – che sia la classica interpretazione ad personam”. Tarquini inoltre solleva dubbi sull’opportunità che il pm che ora ha chiesto l’archiviazione delle denunce presentate da Carletti sia lo stesso che rappresenta l’accusa nel processo in cui lo stesso Carletti è accusato di abuso d’ufficio. “Stride a livello logico e di opportunità, anche se non c’è una regola che lo impedisca”.
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