REGGIO EMILIA – Restano in carcere quattro dei cinque accusati delle violenze ai danni di una coppia avvenute la notte tra lunedì e martedì nelle campagne e in un casolare a Correggio. L’unica donna coinvolta è stata scarcerata.
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E’ uscita dal carcere Ghizlane Hassouini, 25 anni, e ad accoglierla c’era la sorella, che era presente durante l’udienza di convalida in tribunale a Reggio. Il gip Luca Ramponi ha disposto la scarcerazione solo per la donna che, insieme a quattro suoi connazionali di origine marocchina, è accusata delle violenze avvenute la notte tra lunedì e martedì a Correggio nei confronti di un 43enne residente a Sorbolo (Parma) e della sua amica, una 37enne residente a Reggio. Il giudice ha convalidato l’arresto. I cinque si sono collegati tramite computer dal carcere in videoconferenza. Hanno prima parlato con i loro legali, poi di fronte al giudice tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
“E’ una vicenda ancora da chiarire e in fase d’istruttoria speriamo di farlo”, spiega l’avvocato Alessandro Cantagalli, legale di Fadli e Hassouini.
“Dovrò andare in carcere perché deve farmi delle rivelazioni sulla vicenda. Il mio assistito era molto scosso, piangeva”, aggiunte l’avvocato Marco Dallari, che difende Lahouidag.
Il pubblico ministero Jacopo Berardi aveva chiesto che i quattro uomini restassero in carcere e così sarà. Nonostante gli avvocati di Abdeljabar Lahouidag e Mohamed Benabbou avessero chiesto domiciliari per il primo e la scarcerazione per il secondo.
Secondo l’accusa Mustapha e Rafik Fadli, fratelli, adesso in carcere a Modena, con Lahouidag e Benabbou avrebbero fermato i due amici in via Frassinara, aggredendoli, danneggiando l’auto su cui viaggiavano e poi tentando, nella vigna, una violenza sessuale nei confronti della 37enne.
Nella casa di via Canolo poi altri abusi, con la presunta complicità di Ghizlane Hassouini. “Si è sempre detta estranea ai fatti – sottolinea il suo avvocato – era all’interno della casa, è arrivata questa ragazza sanguinante e l’avrebbe aiutata a lavarsi, lo dicono anche gli inquirenti”.
“La violenza sarebbe un palpeggiamento avvenuto mentre era davanti al fidanzato”, tiene a chiarire l’avvocato Davide Martinelli, che assiste sempree Fadli e Hassouini.
Ancora da chiarire il movente, forse un regolamento dei conti dopo una rissa scoppiata a Parma. Restano pesanti le accuse a carico dei cinque: concorso in lesioni, violenza privata e sessuale, sequestro di persona. Forse potrebbe alleggerirsi la posizione della 25enne ora scarcerata. “Presumibilmente i fatti non sono andati come è emerso finora”, chiosa l’avvocato Enrico Fontana.
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