VENTASSO (Reggio Emilia) – In Appennino torna la guerra sugli animali al pascolo. Ed ora entrano in azione anche i carabinieri. I militari del Nucleo Forestale nelle ultime ore hanno infatti effettuato un sopralluogo in zona Lama Lite riscontrando gravi difformità rispetto alle normative del pascolo nell’area; inoltre hanno intimato al proprietario del bestiame l’allontamento di un gregge di pecore dalle vicinanze del rifugio Battisti.
Da anni l’amministrazione degli Usi Civici del territorio ha concesso, attraverso un contratto stagionale, l’utilizzo dei pascoli per il periodo estivo alla azienda agricola veneta Giuseppe Tognoni. Azienda che fa arrivare migliaia di pecore a bordo di tir, nel nostro Appennino. Si tratta di una pratica fortemente contestata già in passato dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano che ora insorge e annuncia azioni legali per danni ambientali: “Tutta l’area del Cusna è di proprietà degli Usi Civici delle frazioni e le amministrazioni di uso civico hanno notificato lo scorso anno l’interruzione del contratto di affitto che era scaduto. L’operatore invece ha preteso di continuare ad inviare le greggi autotrasportate che arrivano sui Tir, non siamo davanti a un pastore con le sue pecore, il suo bastone e il suo cane – dice il presidente del Parco Fausto Giovanelli -. Siamo di fronte ad un imprenditore, chiamiamolo così, che trasporta migliaia di pecore su tir da un territorio ad un altro”.
Il sospetto dell’Ente è che questo tipo di attività sia ‘piuttosto indirizzata a incamerare più o meno legittimamente contributi europei di gestione suoli. La stessa Regione Emilia-Romagna su questa pratica è critica e ha avviato un’azione per il recupero dei contributi indebitamente versati nel caso in oggetto’.
Aspre polemiche erano divampate lo scorso anno a luglio quando a pochi giorni dal concerto di Max Gazzé sul Cusna, l’area di arrivo della seggiovia era stata invasa da decine di asinelli di proprietà della stessa azienda agricola.
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