REGGIO EMILIA – Arresti domiciliari per i fratelli Antonio e Francesco Calderone, i re delle ambulanze. I due, originari di Messina, sono considerati gli amministratori occulti della cooperativa che gestisce fra le altre cose anche i servizi di trasporto pazienti all’interno del Santa Maria Nuova di Reggio.
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Terremoto per First Aid One Italia, la cooperativa sociale che dal 2014 – attraverso la società Croce Amica One Italia – gestisce l’accoglienza al pronto soccorso del Santa Maria Nuova e il servizio di trasporto dei pazienti ai reparti. Nei giorni scorsi, su richiesta della Procura di Pavia, sono finiti agli arresti domiciliari per una storia di appalti truccati i fratelli Antonio e Francesco Calderone, messinesi. I due non hanno ruoli all’interno di First Aid One, ma secondo l’accusa sarebbero gli amministratori occulti della società, che ha sede legale a Pesaro e sede operativa principale a Bollate, in provincia di Milano.
L’inchiesta ha portato anche all’arresto del direttore generale dell’azienda sanitaria di Pavia, per un appalto sui trasporti vinto da First Aid One con ribassi anche del 55% rispetto alle tariffe applicate nel 2006.
La cooperativa sociale viene considerata dagli inquirenti una costola del consorzio omonimo con sede a Messina. L’azienda conta – oltre alla sede principale di Bollate – altre quattro sedi operative, tra le quali quella di Reggio, in viale Risorgimento 80, all’interno del Santa Maria Nuova, dove lavorano 18 operatori.
I fratelli Calderone, chiamati ‘i re delle ambulanze’, sono al centro di numerose inchieste giudiziarie. Nel 2014 l’aggiudicazione di un appalto da 2,5 milioni di euro in quattro anni al Santa Maria Nuova, strappato alla Croce Verde, fece discutere, ma le polemiche sul ruolo di Croce Amica One si spensero presto. Un nuovo bando di gara per il servizio è in fase di definizione. Nelle settimane scorse First Aid One ha aperto a Corte Tegge una nuova sede per il trasporto di malati e anziani con quattro ambulanze.