REGGIO EMILIA – A più di cinque anni dall’inizio dell’inchiesta, è stata fissata l’udienza preliminare sulla vicenda degli appalti in Comune a Reggio.
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20 luglio prossimo alle 11: data e ora dell’udienza preliminare dell’inchiesta su alcuni bandi di gara del Comune di Reggio che la procura considera irregolari. Nessuna “sorpresa” nell’avviso di fissazione dell’udienza, che avverrà davanti al giudice Andrea Rat: la procura chiede il rinvio a giudizio per 24 persone, un elenco emerso a fine marzo con l’avviso, in quel caso, di conclusione delle indagini preliminari. C’è stato il tempo per le difese di produrre le proprie memorie e documentazioni, di chiedere eventualmente che i propri assistiti fossero sentiti, e si è arrivati qui, a fissare la data di quello che sarà il primo filtro ufficiale della vicenda dal punto di vista giuridico: sarà il gup a determinare se accogliere o meno le richieste dell’accusa e per chi, sarà il gup a determinare l’entità dell’eventuale processo. Accadrà a cinque anni dall’inizio dell’indagine e a più di 11 mesi dalla fine dell’indagine preliminare.
Per un’altra ventina di indagati la procura sta ancora definendo la posizione. Persone iscritte nel registro degli indagati ma che non hanno mai ricevuto l’avviso di garanzia.
Due i sostituti procuratori che hanno lavorato all’indagine coordinando la Guardia di finanza: Valentina Salvi e Giulia Stignani. Il procuratore capo reggente Isabella Chiesi ha detto di ritenere che in Comune a Reggio esistesse una “radicata prassi che coinvolgeva alcuni soggetti, apicali e non”, volta a confezionare gare su misura per far vincere le persone o le società “che sin da principio erano state individuate come aggiudicatarie”.
La maggior parte delle sei gare al vaglio risale al 2016. Quella economicamente rilevante era la gara per la gestione della sosta a pagamento e del trasporto scolastico. Le ipotesi di reato vanno dalla turbata libertà degli incanti, alla falsità in atto pubblico, alla rivelazione di segreto d’ufficio, fino alla corruzione.
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