REGGIO EMILIA – Il ricorso in appello della Procura contro la sentenza di primo grado del processo per gli appalti in Comune fa discutere. TG Reggio ne ha riferito i contenuti nell’edizione di lunedì. A Palazzo di Giustizia qualcuno ha letto la mossa come il segno di uno scontro in atto tra la stessa Procura e il Tribunale. Altri capitoli di questo braccio di ferro sarebbero la sentenza del processo per l’omicidio di Saman e il faticoso andamento del processo sugli affidi in val d’Enza.
Forse è meglio restare ai fatti e considerare il ricorso per ciò che è, vale a dire parte della normale dialettica fra pubblica accusa e magistratura giudicante in un sistema che si basa su più gradi di giudizio. La Procura non è soddisfatta della sentenza, che ha condannato solo 4 dei 20 imputati: ritiene che i giudici di primo grado abbiano trascurato o sottovalutato elementi di prova e agisce di conseguenza.
C’è un aspetto che solleva qualche dubbio. Molti dei reati contestati risalgono al 2016. Alcuni sono stati dichiarati estinti per prescrizione già nella sentenza di primo grado del 21 marzo scorso, altri si sono prescritti in questi mesi. Perché impugnare la sentenza se la maggior parte dei reati è già in prescrizione? E’ probabile che la Procura voglia riaffermare la validità dell’indagine. La rinuncia al ricorso in appello potrebbe essere interpretata all’esterno come un implicito riconoscimento della debolezza dell’impianto accusatorio.
In teoria i giudici potrebbero dichiarare inammissibile il ricorso della Procura, ma più probabilmente decideranno per l’ammissibilità. Gli imputati dovranno così affrontare un nuovo processo. Alla fine del processo, chi è stato assolto in primo grado potrebbe essere prosciolto di nuovo, ma in questo caso per l’intervenuta prescrizione del reato. Verrebbe meno, dunque, l’assoluzione nel merito, con conseguenze penalizzanti per chi è amministratore pubblico o dirigente comunale.
Leggi e guarda anche
Reggio Emilia Tribunale appello processo Comune di Reggio Emilia sentenza appalti ricorso ProcuraAppalti in Comune, Procura a muso duro: le ragioni dell’Appello. VIDEO