REGGIO EMILIA – E’ stato incastrato: dall’indagine lampo fatta dalla polizia locale, dalle testimonianze messe a confronto con le immagini delle telecamere, dallo stato in cui è stata trovata la sua auto. Convocato al comando, è stato messo alle strette e alla fine ha ammesso quello che era successo: sì, era lui alla guida della Hyundai Tucson che mercoledì mattina ha travolto la 67enne ancora in condizioni serie in ospedale e che dopo averla investita è fuggito lasciando la donna a terra in via Dei Gonzaga a Reggio. L’uomo, 43 anni, di Poviglio, adesso deve rispondere di omesso soccorso. Se la donna si aggravasse ulteriormente e la sua prognosi fosse prolungata, verrebbe denunciato anche per lesioni stradali gravi. In più, oltre al ritiro della patente e alla multa per mancata precedenza a un pedone sulle strisce, è scattato il sequestro dell’auto: i vigili hanno scoperto che era priva di copertura assicurativa.
La 67enne era stata catapultata sul cofano dell’auto del 43enne, aveva compiuto un volo di dieci metri, e infine era ricaduta sull’asfalto. Le ricerche della polizia locale sono partite da frammenti di detriti di un fanale rimasti sulla strada e dalle parole dei testimoni, che avevano visto nitidamente un Suv scuro. Tutta la giornata di mercoledì è stata dedicata alla visione approfondita dei filmati, fino ad individuare un potenziale veicolo. Da lì il controllo incrociato col sistema di videosorveglianza stradale, l’individuazione del numero di targa e del nome del proprietario del mezzo. L’auto è stata individuata poco lontano dalla residenza del 43enne: aveva il fanale destro ancora in frantumi.
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