REGGIO EMILIA – “Il territorio reggiano a mio giudizio non è omertoso. E’ un territorio sano attaccato da cellule tumorali, che vanno isolate e distrutte”. Il direttore di Cna Azio Sezzi commenta le parole del procuratore Paci, che in audizione alla Commissione parlamentare antimafia ha lamentato la scarsità di denunce e segnalazioni su fenomeni di illegalità che arrivano dai professionisti e dal mondo delle imprese. La strigliata del procuratore, secondo Sezzi, va presa come uno stimolo a fare di più e meglio, ad essere rigorosi quando un’azienda è destinataria di interdittiva antimafia della Prefettura o esclusa dalla white list. “Ma con un problema. Le interdittive non hanno evidenza pubblica”.
Il tema è di stretta attualità anche in questi giorni, dopo l’interdittiva che ha colpito il consorzio Edilgest di Roberto Salati. “E’ associato a Cna. Verrà sospeso cautelativamente dall’associazione”.
Il caso Edilgest non è isolato e la Cna in questi anni non è rimasta ferma. C’è un collegio dei garanti costituito da tre legali che si occupa di questi casi. Un articolo del regolamento di Cna prescrive che le aziende colpite da interdittiva o escluse dalla white list siano appunto sospese in attesa della conclusione dell’iter amministrativo. E quell’articolo in questi anni è stato utilizzate spesso. “Sono direttore dal febbraio 2018 e ad oggi abbiamo avuto 14 sospensioni cautelari“.
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Edilgest, sono 31 i profili di soci con “criticità antimafia”. VIDEO
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