REGGIO EMILIA – L’esternazione sull’antifascismo a firma del presidente dell’Ordine degli avvocati reggiani Enrico Della Capanna sta creando non pochi imbarazzi tra le toghe reggiane. Della Capanna, alla vigilia del 25 aprile, ha scritto un commento sulla pagina Facebook del candidato sindaco Giovanni Tarquini per dire la sua sulla festa della Liberazione, commentando una dichiarazione dello stesso Tarquini. “Del fascismo ci siamo liberati nel 1945, ma nel 2024 non ci siamo ancora liberati dell’antifascismo. Dovremmo cercare di liberarcene”, le parole di Della Capanna.
A replicare è la collega Cecilia Barilli, candidata nella lista del Pd alle prossime Amministrative in città, che in una nota scrive: “L’antifascismo è un valore fondativo della Costituzione, nata dalla Resistenza. Un sentimento comune, inclusivo, rispetto al quale le polemiche del presente non hanno davvero senso e spero che l’avvocato Della Capanna abbia parlato a titolo personale, non credo rappresenti l’intera categoria di avvocati reggiani”. Si dissocia anche l’ex presidente dell’Ordine, Celestina Tinelli: “La nostra Costituzione – dice – è antifascista e l’avvocatura al momento della iscrizione all’ordine professionale si impegna solennemente a rispettarne i valori”.
In una chat Whatsapp molto nota in città, si è così espressa l’avvocato Giovanna Bronzoni: “Un intervento politico censurabile e fuori luogo. Il presidente di un ordine non deve intervenire in questioni politiche. Non è il presidente di uno squadrone da tifoseria”. Altri legali reggiani, contattati dalla nostra redazione, pur preferendo non essere citati fanno trasparire disagio per questa situazione. Della Capanna, classe 1961, è presidente dell’Ordine degli avvocati dal maggio 2021: nel gennaio 2023 è stato confermato e il suo mandato durerà fino al 2026.
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