REGGIO EMILIA – Gli studenti della classe IV G del Liceo Matilde di Canossa hanno ricreato scene di vita quotidiana con un giovane don Pasquino Borghi e i ragazzi che frequentavano la canonica. Nato a Bibbiano il 26 ottobre 1903 da una famiglia di contadini entrò in seminario a 12 anni, dopo essere stato in missione ritornò alla vita sacerdotale nel 1938 come cappellano nella chiesa di Canolo di Correggio, assumendo da subito una decisa posizione contro la guerra e la dittatura fascista. Dall’autunno 1943 fu parroco a Coriano-Tapignola di Villa Minozzo. Dopo l’8 settembre 1943 iniziò un’intensa attività di aiuto ai soldati italiani sbandati, ai prigionieri alleati fuggiti dai campi di internamento e ai primi partigiani. Aderì alla Resistenza con il nome di battaglia di “Albertario”.
Il 21 gennaio 1944 Don Pasquaino fu arrestato a Villa Minozzo da militi della Repubblica Sociale. Il 30 gennaio, per rappresaglia dopo l’uccisione di un milite fascista, senza alcun processo, venne fucilato insieme ad altri otto patrioti: Ferruccio Battini, Romeo Benassi, Umberto Dodi, Dario Gaiti, Destino Giovannetti, Enrico Menozzi, Contardo Trentini ed Enrico Zambonini. L’esecuzione avvenne nello stesso Poligono di tiro a Reggio dove un mese prima erano stati fucilati i sette Fratelli Cervi e Quarto Camurri. Questa mattina la commemorazione, nell’81° anniversario dell’eccidio, con gli interventi del sindaco di Reggio Marco Massari e del presidente di Alpi-Apc Elio Ivo Sassi in rappresentanza delle Associazioni partigiane.
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