REGGIO EMILIA – Una provocazione, una iniziativa aggressiva che rischia di destabilizzare la convivenza civile della città. Le realtà che puntano sull’antifascismo per combattere la violenza contemporanea definiscono così la manifestazione promossa dalla cosiddetta Rete dei Patrioti, movimento nazionale nato nel 2020 da una scissione di Forza Nuova. Si tratta di sigle di estrema destra che si sono date appuntamento a Reggio il prossimo 29 marzo. “Contro degrado, spaccio, violenza”, si legge su un volantino, che è stato tra gli elementi di discussione in un incontro ospitato dall’Anpi. Dove, oltre alle associazioni dei partigiani, erano presenti i sindacati, il mondo dell’associazionismo, dall’Arci all’Auser, passando da Libera. E poi gli enti locali a partire dalla Provincia, seguita dal comune capoluogo e i comuni di Campegine, Cavriago, Gattatico, Bagnolo, Baiso e Rubiera. Tutti d’accordo col chiedere un incontro urgente al Prefetto di Reggio per chiedere la massima attenzione nei confronti di un’inizitiva fonte di tensioni che potrebbero degenerare.
Nell’appello firmato dalle organizzazioni democratiche riunite in assemblea, l’appuntamento indetto dalle organizzizione neofasciste viene inserito nel quadro preoccupante della crescita che intolleranza e forze xenofobe stanno conoscendo in Europa e negli Stati Uniti, con azioni e simboli nazi-fascisti che si pensavano tramontati.
Nel documento viene rivolto poi un appello all’associazionismo, ai partiti e a ogni singolo cittadino, invitati ad aderire a una grande manifestazione che si svolgerà entro la fine di marzo e che si opporrà alle attività a Reggio da parte di gruppi che si collocano fuori dal dettato costituzionale.
Anpi, enti locali, sindacati e sigle antifascite lanciano un appello al Prefetto. VIDEO
7 marzo 2025Sabato 29 marzo a Reggio la manifestazione di estrema destra annunciata dalla Rete dei Patrioti. Le organizzazioni democratiche reggiane chiedono un incontro col prefetto e si organizzano a loro volta per una grande manifestazione