REGGIO EMILIA – Un bambino nato pretermine ha bisogno di ancora più calore, oltre che di cure specifiche. Ma appena venuto al mondo ha già il coraggio di un guerriero.
Nel mondo 1 bambino ogni 10 nasce prematuro. Il reparto di Terapia intensiva neonatale del Santa Maria Nuova di ne accoglie circa 350 e, di questi, circa 50-60 sono neonati con un peso alla nascita inferiore a 1,5 kg. A loro è dedicata la giornata mondiale del prematuro che si celebra in tutto il mondo il 17 novembre. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi che una nascita prematura comporta, informare sulle strategie di prevenzione e promuovere la ricerca scientifica sull’identificazione delle cause.
Dal 2002 la struttura complessa di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale del nosocomio cittadino diretta dal dottor Giancarlo Gargano è l’unico centro neonatologico di II livello provinciale. Le 18 culle accolgono ogni anno centinaia di neonati, che necessitano di una assistenza intensiva o sub intensiva. Oggi fratellini e nonni dei piccoli ricoverati hanno potuto salutarli a distanza, in videochiamata insieme ai genitori. Era una delle iniziative pensate dall’Ausl di Reggio. Tra queste anche il video racconto “cos’è un bambino” dedicato i genitori dei nati pretermine, con la voce delle infermiere del reparto di Neonatologia, e “prima di me. Storie sull’altalena della vita” di Monica Morini del Teatro dell’Orsa con musiche di Gaetano Nenna.
I genitori hanno potuto, guidati da un esperto, cimentarsi nel massaggio neonatale con i loro piccolini. Le biblioteche comunali hanno partecipato al progetto promuovendo consigli di lettura online sul tema della nascita e il Comune ha celebrato la giornata colorando di viola, il colore della prematurità, i ponti di Calatrava e la fontana di piazza Martiri del 7 luglio.
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