REGGIO EMILIA – Angelo Campani era un manager stimato, un dirigente di banca apprezzato dai suoi collaboratori e dai colleghi banchieri, ma era uno che veniva dalla gavetta. Aveva cominciato a lavorare in banca, al Credem, nel 1981, quando aveva meno di 20 anni.
“Ero giovanissimo – aveva raccontato ospite alla nostra trasmissione Decoder – ne avevo 19. Ho cominciato dalla cassa, in filiale. Un’esperienza preziosissima, magari adesso non così moderna, ma io la consiglio ai ragazzi per avere un po’ di contatto con il pubblico. E’ un’esperienza che mi ha dato una ricchezza professionale e umana straordinaria”.
Negli anni, passo dopo passo, era stato chiamato a compiti di sempre maggiore responsabilità, mostrando competenza e duttilità. Quando nell’agosto 2022 il direttore generale Nazzareno Gregori decise di andare in pensione, fu naturale per il consiglio di amministrazione di Credem scegliere come successore proprio Angelo Campani, che all’epoca era condirettore generale e coordinava i servizi Finanza, Crediti, Legale e Logistica.
Approdato alla guida del gruppo, Campani era parte di una leva di manager cresciuti nella banca di via Emilia San Pietro.
“Io ho avuto la fortuna di lavorare con tanti direttori generali – ci aveva raccontato – a partire da Franco Bizzocchi, che ha prodotto una grande discontinuità nel nostro gruppo. Ma anche Adolfo Bizzocchi e Nazareno Gregori. Devo dire che da tanti ho preso un pezzo della mia professionalità: da qualcuno più una visione strategica, da altri più la relazione umana”.
Nel gennaio 2023, al momento dell’insediamento di Campani, il Credem aveva 102 miliardi di raccolta e 317 milioni di utile netto. La direzione di Campani ha coinciso con una fase di mercato estremamente favorevole: la raccolta a fine 2024 era salita a 122 miliardi, l’utile netto a 620. Negli ultimi 27 mesi la banca ha conquistato 400mila nuovi clienti.
Nel febbraio 2024, sempre a Decoder, Campani si era raccontato con garbo e semplicità. E aveva detto che sperava che uno dei tanti giovani neoassunti del Credem potesse ripercorrere le sue orme fino a diventare un giorno direttore generale.
“Io ci conto, assolutamente”.
Reggio Emilia Decoder Credem Angelo Campani