REGGIO EMILIA – Strisce nere ai piedi delle barriere in calcestruzzo posizionate all’ingresso e all’uscita della tangenziale nord di Reggio. Sono i segni lasciati dai pneumatici nell’attraversare le strettoie che dal primo luglio scorso impediscono il transito ai mezzi pesanti, quelli cioè con massa superiore alle 3,5 tonnellate. La limitazione è dovuta a un cantiere che però è invisibile agli utenti dell’arteria gestita da Anas. Oggetto di manutenzione straordinaria, infatti, non è il ponte stradale sul torrente Crostolo, ma il ponte ferroviario della linea convenzionale Bologna – Piacenza, che scorre lì accanto.
L’infrastruttura si trova in zona Annonaria, dove è stato chiuso un tratto di via Don Giovanni Verità. L’area dei lavori è ampia e comprende entrambe le sponde del corso d’acqua. In gran parte si tratta di terreni di proprietà di Anas che li ha espropriati per la realizzazione del prolungamento della tangenziale. Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, deve in sostanza ristrutturare il ponte. Tutto l’impalcato, la parte cioè su cui poggiano i binari, sarà sostituito. L’operazione avverrà a settembre e comporterà, ovviamente, la sospensione del transito dei treni.
L’attuale fase di cantiere riguarda l’allestimento delle piattaforme, a monte e a valle del ponte, sopra le quali saranno alloggiate le gru per la movimentazione dei grandi manufatti. I disagi per gli autisti di camion e autocarri, costretti a un giro tortuoso, proseguiranno fino al 29 ottobre, quando verranno rimosse le barriere che fanno da filtro e che evitano così sollecitazioni che comprometterebbero il corretto svolgimento degli interventi in corso. A quel punto verrà ristabilita la normale viabilità, anche su via Don Giovanni Verità. Nel 2022 partirà poi un secondo cantiere che si concentrerà sui piloni e sulle spalle del ponte ferroviario.
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