REGGIO EMILIA – Proseguono gli scioperi nel comparto della metalmeccanica reggiana. Ieri sono stati i lavoratori della Smeg di Guastalla a incrociare le braccia, concludendo la giornata con un corteo fuori dall’azienda. Sempre ieri hanno scioperato anche i dipendenti della Argo Tractors, altro colosso della metalmeccanica nostrana.
L’onda di scioperi di queste ultime settimane, fanno sapere i sindacati, continuerà anche nel mese di gennaio. “La fortissima partecipazione – si legge in una nota della Cisl Emilia Centrale – agli scioperi proclamati dalle tre principali sigle sindacali è stata un’indicazione chiara per riaprire la trattativa sul rinnovo del contratto Federmeccanica, che si è interrotta il 12 novembre scorso. Con questi scioperi si vuole gridare forte che non è accettabile che Federmeccanica non solo non accetti le proposte che tutti i lavoratori e le lavoratrici hanno approvato con il loro voto nelle assemblee ma addirittura, per la prima volta, che si presenti con una controproposta che non risponde alle richieste e, anzi, peggiora le condizioni economiche e normative sulla sicurezza, sul futuro dei lavoratori”.
“Chi rappresentiamo – si legge in un’altra nota della Cgil – ha visto crescere velocemente profitti e dividendi, mentre i salari perdevano potere d’acquisto, anche quando le aziende andavano bene. Adesso che c’è crisi, stanno subendo centinaia di ore di cassa integrazione. Sono arrabbiati, vogliono il contratto e sono disposti a lottare a lungo. Scioperi articolati significa, per noi, che le delegate e i delegati fanno risuonare il fischietto nei reparti e, a sorpresa, le maestranze escono incrociando le braccia. Questo è necessario affinché le imprese capiscano la determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori a ottenere un contratto dignitoso”.