REGGIO EMILIA – All’appuntamento, certamente il più atteso del campionato, manca praticamente un mese e mezzo. Alla data del 2 settembre, quando si giocherà Parma-Reggiana, si associa già da ora un clima infuocato. Oltr’Enza, finora, nessuno pare abbia preso le distanze dagli imbrattamenti opera di uno o più tifosi gialloblu che hanno utilizzato parole come ‘violenza’ e ‘morte ai reggiani’, per delineare scenari di possibili scontri fuori dal Tardini tra gruppi di tifosi. Se dietro alle scritte ci sia soltanto goliardia non è dato a sapersi.
“Si tratta decisamente di un atteggiamento inappropriato e fuori luogo, lo sport deve essere vissuto come partecipazione, non come atti di scontro con altri che non possono portare a nessun beneficio”, dice Ermete Fiaccadori, che a più riprese è stato protagonista della Reggiana, a partire da quel quinquiennio che lo ha visto come presidente di due promozioni: in serie B nel 1989 e in serie a nel 1993.
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