REGGIO EMILIA – C’era anche un nutrito gruppo di volontari arrivati da Reggio Emilia a Cervia, dove si è svolto il Meeting dei giovani Anpas Emilia-Romagna, l’associazione che riunisce 108 pubbliche assistenze di tutta la regione, e di cui è presidente il reggiano Iacopo Fiorentini. Ragazze e ragazzi della Croce Verde di Reggio Emilia ma anche di altre assistenze reggiane, dalla pianura all’appennino.
Hanno trasmesso una immagine di dinamismo, energia, vitalità e voglia di stare insieme ma anche spendersi per gli altri: in totale più di 150 ragazzi e ragazze si sono incontrati al Fantini Club per la seconda edizione del Meeting. Un momento emozionante, che ribalta tanti pregiudizi che spesso capita di sentire sui giovani. Qui non solo hanno trascorso del tempo insieme per divertirsi e conoscersi, ma anche per confrontarsi sul loro servizio come volontari, quindi su come gestire e organizzare al meglio il tempo che hanno scelto di dedicare agli altri, a chi ha bisogno di soccorso e assistenza. A condurre la giornata, in modo dinamico e con accompagnamento musicale, sono stati Andrea Barbi e Marco Ligabue, che hanno coinvolto e divertito i ragazzi tra canzoni, quiz e contest.
All’evento ha preso parte anche il Presidente di Anpas nazionale, Niccolò Mancini: “Questo meeting è davvero un momento importante – ha detto –, siete una Regione estremamente attiva e numericamente molto importante per quanto riguarda Anpas, in particolare per i giovani. Questo evento testimonia quello che si può fare sui territori, grazie alle collaborazioni e all’impegno. Qui si porta una idea, un progetto che è diventato un’eccellenza, che mi piace far circolare a livello nazionale, perché voi giovani partecipate alla costruzione e al sostegno delle comunità”.
Ha aggiunto Iacopo Fiorentini, Presidente di Anpas Emilia-Romagna: “Spesso, quando si parla di voi, si dice che siete il futuro. Io invece ho sempre pensato che dobbiate essere il presente. Non aspettiamo domani per agire. L’oggi è il momento in cui potete fare la differenza. E per farlo, c’è una parola chiave, una parola che a volte può spaventare: responsabilità. Prendersi una responsabilità non significa solo avere un compito o un ruolo. Significa scegliere di essere attori, non spettatori. Alla fine significa una libertà. Guardatevi intorno: siete il cuore pulsante di Anpas. Non abbiate paura di fare un passo avanti, anche perché sbagliare fa parte del percorso. L’importante non è non cadere mai, ma sapersi rialzare. Il futuro non è qualcosa che vi capiterà, ma qualcosa che costruite voi, mattone dopo mattone, con le vostre scelte e con le vostre azioni. Vi chiedo di non essere solo il futuro di Anpas. Vi chiedo di essere il suo presente. Grazie per quello che fate e per quello che sicuramente farete”.