REGGIO EMILIA – Dopo la Maturità, è il grande test di ritorno tra i banchi prima dell’avvio dell’anno scolastico: i corsi di recupero per gli studenti che non sono arrivati al sei in pagella, sebbene tutti promossi al tempo del Covid.
Non mancano, tuttavia, incognite e difficoltà. Ogni scuola procede in ordine sparso tra lezioni in aula e a distanza. “Da noi i corsi partiranno il 2 settembre e termineranno il 12, coinvolgendo circa 300 studenti”, ha detto la prof. Sonia Ruozzi, dirigente scolastica del Bus Pascal.
L’avvio dei corsi di recupero rappresenta un momento di sperimentazione significativo in vista del 14 settembre, ossia la data della ripresa delle lezioni vere e proprie. “C’è preoccupazione in vista della ripartenza dell’anno scolastico in presenza, ma al tempo stesso gioia per rivedere gli studenti in classe e tornare alla normalità, sia pure con tutte le precauzioni sanitarie del caso”, ha aggiunto la Ruozzi.
Sull’organizzazione dei corsi di recupero non sono mancate nei giorni scorsi, a livello nazionale, aspre polemiche a proposito della retribuzione degli insegnanti. Sul tema il ministero ha specificato che non è prevista una retribuzione extra, in quanto i docenti sono già a scuola a partire dall’1 settembre per l’attività ordinaria.
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