REGGIO EMILIA – Poco più di cinquanta comuni italiani hanno scelto di istituire il “garante delle persone private della libertà personale”. All’elenco si aggiunge ora Reggio Emilia, e anche qui il percorso per arrivare ad avviare l’iter amministrativo non è stato né breve né semplicissimo.
Si è trattato di “un percorso anche culturale”, hanno detto le istituzioni parlando della decisione di istituire questa figura che, indipendente ed autonoma, sarà di garanzia, di controllo delle condizioni di vita dei detenuti e si farà portavoce delle loro esigenze presso chi via via sarà da sollecitare a seconda delle istanze che arriveranno. Farà visite ispettive nella struttura di via Settembrini, sarà a colloquio con i carcerati ma anche con gli agenti e con gli educatori, e il suo lavoro sarà in rete con quello degli altri garanti.
Il sovraffollamento – 344 detenuti presenti a fronte di una capienza che dovrebbe contarne 293 – anche se il più eclatante, è solo uno degli aspetti che compongono la complessità del carcere di via Settembrini. “E’ molto eterogeneo – le parole di Roberto Cavalieri, garante regionale – C’è una parte di persone transessuali, la porzione dei detenuti che richiedono cure psichiatriche: ci sarebbe bisogno di aumentare, ad esempio, le uscite giornaliere per lavorare o per esperienze di volontariato”.
“Il numero degli educatori è veramente molto esiguo e non consente, ad esempio, i momenti di aria al di fuori del cortile interno”, ha aggiunto Federico Amico, consigliere regionale e presidente della commissione per la Parità e i diritti delle persone. Il Consiglio comunale ha approvato la decisione, ora partirà una procedura a evidenza pubblica che in autunno dovrebbe portare all’individuazione del garante che rimarrà in carica 5 anni. “Questa figura ridurrà le distanze tra il carcere, la città e le istituzioni: il carcere è una parte della città”, ha affermato Daniele Marchi, assessore al Welfare. L’assessore alla Legalità, Nicola Tria, ha invece aggiunto che “è un momento molto importante, funzione di garanzia”.
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