REGGIO EMILIA – Sessanta giorni di vendite a prezzi scontati: fino all’inizio di marzo dunque. I saldi – da regolamento regionale – possono essere effettuati anche per l’intero lasso di tempo segnalandolo appositamente al pubblico.
Tra le regole che gli operatori del settore sono chiamati a rispettare c’è l’obbligo di esporre anche il prezzo antecedente la vendita straordinaria e la percentuale di sconto. Le festività natalizie hanno contribuito a infondere un po’ di linfa vitale a un reparto sempre più in difficoltà di fronte alle grandi imprese multinazionali, che spesso attuano una politica di sconti molto aggressiva. Ora arrivano i saldi, attesi con molte speranze dai commercianti, anche se molti di loro preferirebbero aspettare ancora un po’.
Confcommercio Federmoda Emilia Romagna rivela, ad esempio, come il 78% dei propri associati vorrebbe farli slittare alla fine di febbraio. La stessa associazione sta studiando una iniziativa di sensibilizzazione a livello nazionale per attirare l’attenzione sulla sofferenza dei negozi tradizionali di fronte alle grandi catene e ai colossi on line.
In un sabato pomeriggio delle prossime settimane i punti venditi dei centri urbani potrebbero essere invitati a spegnere luci e insegne luminose per 10 minuti.
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