REGGIO EMILIA – Anche nella nostra città, domani, verranno ricordate tutte le vittime da Coronavirus a due anni dallo scoppio della pandemia.
Il giorno, scelto dal parlamento, è quello nel corso del quale, nel 2020, al culmine della prima ondata in Italia, centinaia di salme furono portate fuori da Bergamo con l’impiego d’emergenza di camion dell’esercito. Domani alle 11 il sindaco Vecchi deporrà una corona al cimitero monumentale, mentre batteranno i rintocchi della campana della torre civica.
Per condividere meglio e insieme il ricordo, il primo cittadino invita tutti i reggiani a osservare, dalle 11, un minuto di silenzio. “Sono passati poco più di due anni dall’inizio dell’emergenza – le sue parole – Due anni fa a quest’ora la situazione era drammatica e le famiglie colpite da lutti quotidiani, terribili. L’umanità era cambiata e di questo cambiamento probabilmente ci renderemo conto ancor meglio da qui agli anni che verranno. Oggi vogliamo ricordare queste persone, queste vittime. Reggio Emilia non si è fatta travolgere, ha mostrato in questi anni serietà, etica del lavoro, senso civico, spirito solidale degni della sua storia. Ricordando nelle nostre menti e nei nostri cuori le vittime della pandemia e chi ha sofferto e soffre, guadagniamo ogni giorno un tratto di strada verso l’uscita, verso un futuro che possa portare con sé, oltre alla fine del virus, anche la pace”.
Sabato alle 21, nella cattedrale in piazza Prampolini, si terrà inoltre il concerto “recordare”, promosso dalla Pastorale per la Salute della diocesi. La filarmonica Città del Tricolore diretta da Stefano Tincani e il coro polifonico La Corbella di Campagnola diretto da Paola Tognetti eseguiranno il Requiem op. 48 di Gabriel Fauré nella trascrizione curata dallo stesso Tincani per coro, soli, organo, arpa e orchestra di fiati.











