REGGIO EMILIA – Eccolo il primo weekend all’insegna del tutto chiuso o quasi. Vecchie abitudini che devono essere accantonate. Niente shopping – se non per strette necessità alimentari – niente aperitivi, niente appuntamenti
conviviali.
Un concetto che il pensiero non considera – tanto per citare una vecchia canzone – è poco moderno, è qualcosa che nessuno mai desidera. Come nel mare d’inverno – alberghi chiusi e manifesti già sbiaditi. Andare a pranzo o a cena fuori, per molti, è un appuntamento che scandisce il tempo del riposo, il rito della socialità con gli amici. Adesso non si può: i ristoranti sono chiusi così come i bar, i pub, le gelaterie, le pasticcerie e anche i centri commerciali. Per chi non ha proprio voglia di mettersi ai fornelli c’è comunque la possibilità di farsi recapitare a casa le pietanze da quelle attività che continuano a tenere aperte quanto meno le cucine per il servizio di consegna.
Non c’è un divieto di passeggiare, ma gli assembramenti invece sono vietati. Quindi sì – ma non in gruppo ovviamente – alla corsetta per sgranchirsi le gambe, sì alla passeggiata col cane, anche se i parchi sono stati chiusi. No, però, alla vasca con gli amici tanto per essere chiari.
Nei supermercati gli ingressi sono scaglionati, per non creare affollamento dentro alle strutture. Per i fedeli, l’appuntamento con la messa celebrata dal vescovo Camisasca è in streaming sui canali social della Diocesi e in differita anche su Telereggio. E poi insomma a casa ci sono internet e la tv che tengono compagnia. A proposito di Telereggio, programmati appuntamenti speciali con il teatro dialettale. Per sorridere un po’ perché – come recitava quella vecchia canzone – prima o poi passerà il freddo e la spiaggia lentamente si colorerà.
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