REGGIO EMILIA – Sono aumentate, anche nella nostra provincia, le diagnosi di autismo. La Regione ha destinato una serie di fondi ai percorsi riservati a questi ragazzi. Se n’è parlato nell’ultima puntata de “Il medico e il cittadino”.
“Le possibilità diagnostiche sono aumentate, non solo dal punto di vista strumentale, anche dal punto di vista dell’analisi del comportamento della persona, non c’è un autismo ma ci sono tante espressioni”, ha detto Duilio Braglia, referente medico per la fondazione Durante e Dopo di Noi. In 10 anni, in Emilia Romagna, le persone affette da disturbi dello spettro autistico seguiti dai servizi di neuropsichiatria sono aumentati del 245%. Bambini e ragazzi che da una parte presentano una serie di problematiche, in particolare nel relazionarsi con gli altri, ma dall’altra possono avere capacità incredibili: “Ci sono tutta una serie di esperienze lavorative in Italia con ragazzi autistici che hanno una capacità di stare sul lavoro, di non distrarsi, di fare che una persona normale non avrebbe”, ha aggiunto Enza Grillone, presidente della fondazione Durante e Dopo di Noi.
La giunta regionale ha approvato il programma dedicato all’autismo, predisposto anche insieme alle associazioni dei genitori e agli uffici scolastici. Diciotto milioni di euro saranno investiti nella formazione, nella diagnosi precoce e nella definizione di percorsi sanitari e sociali: “L’integrazione tra ragazzi con autismo e ragazzi con altre problematiche può diventare positiva”.
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