REGGIO EMILIA – Questa mattina, nei cortili dell’agriturismo Corte dell’Abbadessa di San Lazzaro di Savena (Bo) si è tenuta una conferenza stampa promossa da Cia Emilia Romagna e dall’associazione agrituristica regionale Turismo Verde, in cui è parlato della riapertura degli agriturismi e delle fattorie didattiche dopo l’emergenza Coronavirus. “Presenti” in videochat, tra gli altri, Cristiano Fini, presidente regionale Cia, Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura, e Massimo Bottura, presidente regionale dell’associazione agrituristica Turismo Verde.
Le aziende agrituristiche attive in Emilia Romagna sono 1.186, con una capacità ricettiva pari a 9.854 posti letto e 407 piazzole in agri-campeggio e la possibilità di somministrare fino a circa 4,5 milioni pasti l’anno, mentre le fattorie didattiche sono complessivamente 286.
Di queste, sono 33 quelle sul nostro territorio, alle quali si aggiungono anche le 88 aziende agrituristiche. “C’è bisogno di rivedere i bambini a contatto con gli animali, con la natura – ha detto Fini – hanno necessità anche loro di trascorrere, in spazi all’aperto protetti, in totale sicurezza le loro vacanze estive. L’auspicio di Cia e di Turismo Verde è che i centri estivi possano riaprire dall’8 giugno e di veder ripopolare le nostre campagne di turisti che apprezzano l’enogastronomia emiliano-romagnola che è riconosciuta in tutto il mondo”.
Un sistema, quello degli agriturismi, davvero importante anche per Mammi, che ha annunciato la proroga al 30 settembre di un bando che erogherà circa 7 milioni di euro, cifra che si somma ai 12 già erogati nel 2017 e che servirà proprio a investimenti nelle strutture agrituristiche, un aiuto per queste realtà che possono così rendere ancora più confortevoli la loro azienda.