REGGIO EMILIA – È morto questa mattina il grande maestro e compositore Franco Battiato, malato da tempo. Il mondo della musica e della cultura reggiana lo ha ricordato con affetto.
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Sul palco del teatro Valli per un concerto o di qualche altro teatro reggiano per una riflessione; a Festareggio; al PalaBigi; a Novellara per il Nomadincontro. Battiato era uno di famiglia a Reggio. Non declinava mai un invito, come quello del Grade che per due anni, nel 2012 e nel 2013, lo chiamò a suonare al Valli e il maestro siciliano lasciò alla fondazione reggiana buona parte dell’incasso.
Compositore, registra, scrittore, filosofo e poeta, per un breve periodo anche assessore alla cultura: era un artista vero, Battiato, che non amava uniformarsi, ma amava sperimentare.
Negli ultimi tempi, la malattia lo aveva obbligato a lasciare le scene. A 76 anni se n’è andato e ci ha lasciato un’eredità sconfinata. “Grazie maestro. Grazie per il contributo artistico e intellettuale che hai dato al nostro Paese, grazie per il patrimonio culturale di cui ci lasci eredi, grazie per aver fatto parte della nostra famiglia”, scrivono i responsabili di Grade sulla pagina Facebook. Il 26 febbraio 2012 Battiato ricevette il 20° tributo ad Augusto Daolio e venne a Novellara a ritirarlo.
“Ci ha abituato alle sperimentazioni, continuerà?”, gli chiedemmo. “Come diceva il poeta, l’amor mio non muore. Quindi continuerò”.
“È stato un onore averti con noi nella nostra grande famiglia Nomade. Ciao Maestro, salutaci le stelle”, scrive su Instagram Beppe Carletti. Nel 1999 la collaborazione, come attore, con un altro artista di casa nostra, Giovanni Lindo Ferretti.
Negli ultimi anni, il maestro siciliano aveva partecipato a tante iniziative organizzate dall’Arci reggiana, in primis la rassegna Leggera, in collaborazione con la fondazione I Teatri.
“Franco Battiato ha attraversato diagonalmente vari linguaggi, osando anche sperimentazioni ardite – dice Stefano Bertini, vicepresidente di Arci – Ricordo bene la presentazione della sua prima opera cinematografica agli ex Stalloni, ‘Perduto Amor’, c’era una fila che arrivata fino alla via Emilia”.
Il 30 marzo 2016 Battiato era salito sul palco del Valli, nonostante fosse raffreddato. Al suo fianco doveva esserci Alice, ma aveva dato forfait. Il maestro, invece, anche quella sera, stravolgendo all’ultimo la scaletta, non aveva voluto rinunciare alla musica.
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