REGGIO EMILIA – Nell’ottobre del 2021 aveva già espresso più di una perplessità e si era detto pronto a lasciare: in quell’occasione, però, il sindaco di Reggio Vecchi lo aveva invitato a pazientare. Ora, tuttavia, Enrico Bini, sindaco di Castelnovo Monti è deciso ad abbandonare la Consulta Provinciale per la Legalità e nelle ultime ore ha comunicato che non parteciparà alla riunione dell’organismo fissata per il 18 gennaio.
Una decisione che giunge pochi giorni dopo l’uscita dalla stessa Consulta dell’associazione anti-mafia Agende Rosse che aveva parlato di una esperienza segnata dall’immobilismo. Bini è sulla stessa lunghezza d’onda: “Intendo fare una riflessione personale che vuole dire abbandonare un attimo – dice -. C’è tanta volontà di partecipare poi quando è il momento di impegnarsi non c’è molto, forse perchè pensano che il problema non esista più a Reggio. Invece anche nell’ultima riunione che abbiamo fatto in provincia, insieme a Gratteri, al prefetto e alle Forze dell’Ordine, io avevo sollevato un pò di problematiche perchè il problema delle infiltrazioni c’è ancora. Abbiamo bisogno di essere più preparati e non c’è una grossa volontà”. Se le cose stanno così, è meglio sciogliere questo organisimo? “Secondo me sì, perchè non è obbligatorio averlo. Se deve restare così non ha senso che ci sia. Ci vuole un atto di coraggio“.
La Consulta provinciale per la Legalità è stata costituita nel 2018 su iniziativa di Comune e Provincia di Reggio che la compongono insieme alle Unioni dei Comuni, alla Camera di Commercio, alle associazioni di categoria, ai sindacati e al forum del terzo settore. Invitati permanenti sono le forze dell’ordine e gli enti e le istituzioni del territorio impegnati sui temi dell’antimafia e della promozione della legalità.
Sul tema interviene anche il consigliere di Coalizione Civica in Consiglio comunale a Reggio Fabrizio Aguzzoli: “Da due anni diciamo che la consulta per la legalità non funziona, perchè? L’uscita delle Agende Rosse è un fatto molto grave. Ci aspettiamo risposte vere, concrete e non solo dichiarazioni“.
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