REGGIO EMILIA – Il coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia Romagna è intervenuto ieri con una nota sulla vicenda di Saman, contestando un racconto dei fatti che contrappone artificiosamente la civiltà dell’Occidente alla barbarie di alcune comunità straniere, come quella pakistana.
“Ci confrontiamo ogni giorno con donne sopravvissute alla violenza maschile – dice il coordinamento dei centri antiviolenza – Parlare della storia di Saman come se fosse un problema culturale estraneo all’Italia significa non riconoscere la pervasività della violenza e rende ancora più difficili i percorsi di emancipazione e liberazione dalla violenza”.
Questa sera alle 22 a Decoder, insieme a Carmen Marini dell’associazione Nondasola, si cercherà di capire se l’angosciante vicenda è un caso a sé, il frutto di una cultura lontana e retrograda, oppure se è parte di un fenomeno più ampio che ogni anno porta centinaia di donne a rivolgersi ad associazioni come Nondasola.














