REGGIO EMILIA – La schiuma avvistata lungo il torrente Crostolo è stata oggetto di sopralluoghi svolti da Arpae, già nelle scorse settimane, quando il fenomeno si è presentato in un primo momento. Dall’agenzia regionale spiegano che la causa potrebbe essere legata a sostanze organiche derivanti dagli spandimenti di letame sul suolo agricolo. Materiale che in periodi di secca si accumula per poi unirsi all’acqua delle piogge.
Alla pioggia si deve poi un secondo probabile fattore, rappresentato da manufatti cosiddetti scolmatori, che in occasione di precipitazioni copiose finiscono per deviare nei canali acque di scarico destinate alla rete fognaria.
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