REGGIO EMILIA – Settembre come un secondo gennaio. Si riparte, per proseguire o per iniziare da capo. Nel caso dell’attuale amministrazione del comune capoluogo, si riprende per portare a termine e allo stesso tempo per gettare le prossime basi. Per Luca Vecchi iniziano gli ultimi mesi di 10 anni alla guida della città.
Da una parte ci sono i bilanci, dall’altra c’è la strada operativa ancora da percorrere. Il prossimo sarà un mese ricco. Di eventi – dal Festival di Emergency alla Giareda – e di opere da portare a compimento: il quarto polo universitario, la Reggia e il sistema delle tangenziali di Rivalta. Con una situazione da sanare. “Lavoreremo per la città fino all’ultimo giorno; sulla zona della stazione c’è bisogno di uno sforzo ulteriore”, spiega.
Alle prossime amministrative, ha detto Vecchi nel corso di una speciale intervista di Ferragosto, i reggiani saranno chiamati a scegliere tra due diverse visioni di città e cittadinanza. “La scelta è tra diversi valori, tra una visione progressista e democratica e una virata verso destra. Non ho dubbi su quello che accadrà, ma dobbiamo essere umili e riconoscere se abbiamo sbagliato. Dobbiamo però anche essere consapevoli del lavoro che abbiamo fatto. Il Pd deve avere il coraggio di una scelta ambiziosa e di non guardarsi in casa. Io personalmente, perché nella direzione del partito non ne abbiamo parlato, penso che se la scelta di competenze portasse a un candidato civico sarebbe un’innovazione culturale per la quale Reggio potrebbe essere pronta”.
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