REGGIO EMILIA – Negli ultimi 10 giorni due diverse classifiche hanno collocato la nostra città ai vertici nazionali dal punto di vista della qualità ambientale. A parlarne a Decoder è stato Walter Ganapini, personalità nota nel settore che ha ricoperto ruoli importanti tra cui ex presidente di Greenpeace Italia, co fondatore di Legambiente, membro onorario del comitato scientifico dell’Agenzia europea dell’ambiente e assessore tecnico all’ambiente della Regione Campania.
“La lettura di queste due classifiche certamente non è da considerarsi sgradevole per la nostra città – ha detto – L’impressione molto forte – Ne ragionavo in questi giorni con il direttore di Ambiente Italia, che ha realizzato per Legambiente Ecostistema Urbano una delle due classifiche. L’impressione è che più che del meglio stiamo parlando purtroppo del meno peggio. A Reggio però c’è molto da lavorare. Sul tema delle acque, ad esempio, uno dei parametri da considerare sono le dispersioni da rete”.
Quanto dei problemi presenti sul nostro territorio dipende dal contesto macro e quanto dalle politiche locali? E come si sta comportando Reggio Emilia riguardo all’ambiente? “Quello che da anni si chiede è che esista un coordinamento vero delle politiche. Quel che c’è da fare, si sa. L’importante è che diventi priorità perché ne va della salute nostra, dei nostri figli. E questo per quanto riguarda l’aria e non solo. Per quanto riguarda ciò che è possibile localmente – Papa Francesco ce lo ricorda ogni due minuti – è fare transizione all’ecologia locale riguardo le volontà dei governi, degli ecosistemi aziendali, ma riguarda anche ognuno di noi. Abbiamo iniziative spontanee importanti nella nostra città, anche iniziative del Comune, che vanno moltiplicate. Dobbiamo assolutamente tutelare questa risorsa”.
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