REGGIO EMILIA – “Il là a tutte queste richieste è stato dato da regioni dove esistono ancora le Rsa, residenze sanitarie assistenziali. Le nostre si chiamano case residenze anziani, ed è una differenza. Poi certo tanti ospiti sono malati di demenza”. Così Morena Pellati, responsabile Area Anziani e fragilità dell’Ausl Irccs Reggio Emilia.
Un chiarimento che arriva dall’Ausl sulla possibilità di vedersi riconosciuta la gratuità della retta per anziani, malati del morbo di Alzheimer, ricoverati in strutture. Una possibilità riaperta da una recente sentenza della Cassazione, ma questo può avvenire soltanto quando siano inscindibili la parte sanitaria e quella assistenziale.
E’ proprio qui sta il nodo che renderà molto difficile, se non impossibile, che i ricorsi presentati nel Reggiano possano trovare accoglimento.
Le rette per i malati di Alzheimer a carico delle famiglie che decidono di fare ricoverare un anziano colpito da demenza grave, non in regime di convenzione e quindi con accesso al fondo per la non autosufficienza, sono di circa 3mila euro mensili. “Ci sono arrivate richieste direttamente da avvocati e dalle famiglie. Per l’organizzazione della nostra Regione, il servizio è tarato sulla parte assistenziale”.
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