REGGIO EMILIA – Dopo quelli dei giorni scorsi, altri tre casi sospetti di Chikungunya tra la Bassa – Guastalla e Brescello – e la periferia del capoluogo.
In particolare, il Comune di Reggio ha reso noto che già ieri notte si è svolto il primo degli interventi di disinfestazione previsti tra via Botticelli e via Villa, a Mancasale. Il Piano di sorveglianza arbovirosi predisposto dalla Regione prevede, in questi casi, l’effettuazione di interventi adulticidi, larvicidi e di eliminazione dei focolai larvali per un raggio di 100 metri dal luogo dove si sono manifestati i casi di contagio.
Il piano stabilisce tre interventi in successione: la disinfestazione con adulticidi per la massima riduzione possibile della popolazione di zanzare per tre notti consecutive su aree pubbliche; la rimozione dei focolai in aree private, con interventi porta a porta che saranno effettuati già dalla mattinata odierna; la ripetizione dei larvicidi nella tombinatura pubblica.
L’ordinanza dispone quindi che venga concesso, da parte di residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive in generale, l’accesso a aree cortilive e giardini degli addetti incaricati dall’amministrazione comunale alla disinfestazione e indica, tra le misure di precauzione, la chiusura delle finestre durante le ore notturne in quanto verranno eseguiti interventi di disinfestazione in aree stradali nella notte.
Finestre e porte ben chiuse nella notte, quindi, e sospensione del funzionamento degli impianti di ricambio dell’aria. Inoltre, vanno tenuti al chiuso gli animali domestici e devono essere protetti con teli di plastica i loro ricoveri all’aperto e le suppellettili, come ciotole e abbeveratoi. Anche la frutta e la verdura degli orti deve essere protetta in modo ermetico.
Per consumare frutta e verdura irrorate con insetticidi sarà necessario aspettare 15 giorni, dovranno essere lavate abbondantemente e la frutta dovrà essere sbucciata. Mobili e giochi per bambini rimasti all’esterno ed esposti al trattamento dovranno essere puliti utilizzando guanti lavabili. In caso di contatto accidentale con il prodotto insetticida, occorre lavare abbondantemente la parte del corpo interessata con acqua e sapone.
Durante gli interventi porta a porta gli incaricati di Iren Ambiente non entreranno nelle case, dovranno solo poter accedere alle aree esterne.
Nel caso in cui gli accertamenti di laboratorio diano esito negativo, i trattamenti di disinfestazione saranno sospesi.
Come detto, quello di Mancasale non è il solo caso in osservazione da parte dei laboratori dell’Ausl reggiana: altre due situazioni sospette riguardano, infatti, il territorio di Guastalla e quello di Brescello. Nel primo caso, la disinfestazione è stata già effettuata e verrà ripetuta nelle prossime notti nell’area di Ponte Pietra Superiore, mentre nel secondo l’allerta è relativa alla zona di via Quadra Pazzaglia, nella frazione di Ghiarole.
Nei giorni scorsi diversi casi sospetti si erano registrati in diversi comuni della provincia, ma i test clinici avevano dato esito negativo. Nulla a che vedere con quanto sta accadendo in provincia di Modena, nel bacino di Carpi, dove nelle ultime settimane i casi accertati sono risultati oltre 40. Il virus Chikungunya non si trasmette da persona a persona, ma viene diffuso attraverso punture di zanzare infette. I sintomi si manifestano con febbre alta e dolori articolari.
Servizio Tg di Michele Angella
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