REGGIO EMILIA – Grande soddisfazione per l’impegno dell’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi e della Regione Emilia Romagna nello scorrere tutte le domande della graduatoria del Pacchetto Giovani Bando 2021. Commenta così Alessandro Corchia, direttore della Coldiretti reggiana, la notizia della copertura finanziaria per tutte le domande di primo insediamento e investimento presentate da giovani agricoltori, grazie agli ulteriori 3,2 milioni di euro integrati dalla Regione.
Sono così 317 le richieste di premio primo insediamento e 211 le domande di investimento che hanno ottenuto copertura finanziaria. A Reggio Emilia la percentuale delle giovani aziende finanziate sale dunque dal 25 al 26%, aggiungendo ben 800 mila euro che portano la quota totale finanziata per la misura investimenti a superare i 6,2 milioni di euro, che si sommano agli oltre 2,5 milioni del premio di primo insediamento già riconosciuti.
«Grazie all’ultima integrazione stanziata dalla Regione – commenta il direttore Corchia – nella nostra provincia sarà possibile avviare opere di investimenti nel settore agricolo, da parte di giovani under 41, per almeno 12 milioni di euro, a vantaggio del comparto e della intera economia provinciale».
«Con oltre 32 milioni di euro complessivi – dichiara il presidente regionale di Coldiretti Nicola Bertinelli – l’assessore Mammi ha confermato, come già avvenuto in passato, il forte sostegno a tutti i giovani che si dedicano all’agricoltura e al rinnovo del settore e per questo lo ringrazio perché significa grande lungimiranza nel garantire l’agricoltura del futuro».
«I numeri e le richieste di adesioni da parte dei giovani dimostrano – precisa il direttore regionale Marco Allaria Olivieri – come il settore agricolo è terreno fertile per le nuove generazioni e per questo la nostra associazione ha lavorato affinché anche nel PSR 2023 – 2027 fossero stati allocati a loro favore oltre 100 milioni di euro».
Sono i giovani imprenditori – continua la Coldiretti reggiana – che stanno rivoluzionando l’agricoltura tradizionale attraverso l’adozione di tecniche innovative e diversificando la normale gestione imprenditoriale delle aziende agricole e ciò permette di puntare su una multifunzionalità che è fattore chiave per il consolidamento dell’intero settore creando così un valore aggiunto inestimabile per lo sviluppo economico.