REGGIO EMILIA – Una nuova stazione dell’alta velocità nella zona delle Fiere di Parma. L’idea approda sui binari della concretezza per uscire dal libro dei sogni. Ma il percorso è lungo e aperto a tante deviazioni. Si può inquadrare così il via libera ufficiale firmato a Roma, dal ministro dei Trasporti Enrico Giovannini, dal sindaco Federico Pizzarotti, dall’assessore regionale ai Trasporti Andrea Corsini e dall’amministratrice delegata di Rfi Vera Fiorani.
La città ducale da tempo insiste su questo progetto, che di fatto resta però una delle diverse opzioni che da qui in avanti saranno oggetto di valutazione. In gergo, quello siglato oggi, si chiama protocollo d’intesa. In sostanza dà il via a uno studio per individuare la soluzione migliore che consenta a Parma di essere maggiormente connessa all’alta velocità.
In alternativa al nuovo scalo, infrastruttura dalle tempistiche lunghe e costi ingenti, viene preso in considerazione il potenziamento dei collegamenti verso la Mediopadana. Il tutto potrebbe tradursi nell’aggiunta di corse su ferro, sulla linea convenzionale, oppure su gomma, tramite navette. Opportunità viste di buon occhio dal nostro territorio, dove risulterebbe sconveniente invece una sottrazione di corse dalla stazione firmata Calatrava a vantaggio di un’omologa infrastruttura in quel di Parma.
Gli scenari possibili si leggono tra le righe di quanto dichiarato dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, che parla sia di “primo passo di un percorso importante”, ma anche di “sostenibilità economica-ambientale degli interventi possibili”.