REGGIO EMILIA – Abbiamo più volte raccontato della difficoltà di molti operatori economici a reperire personale, ma ci sono settori che non conoscono crisi e che, anzi, stanno registrando molta offerta. Tanti i giovani, soprattutto donne, che vengono coinvolti. Un comparto particolare quello delle onoranze funebri. Aperta da due mesi una scuola di alta specializzazione di tanatoestetica in Croce Verde.
“Risponde a una precisa richiesta del mercato, che è in grande espansione”, spiega il direttore, Carmelo Pizzino. I corsi sono partiti nella nuova casa funeraria a Baragalla. Un luogo curato, silenzioso e accogliente. Nell’aria un gradevole profumo che fa dimenticare di trovarsi in un luogo di morte e dolore. Lasciare un’immagine tranquilla e serena del defunto alla base del percorso di formazione degli allievi. Si chiama tanatoestietica ed è l’ultima frontiera del mondo dell’arte funeraria, capace di creare opportunità di lavoro e vasto interesse. Reggio Emilia capitale italiana di questa particolare specialità, un comitato scientifico autorevole indirizza i contenuti dei corsi. “Mi sono a lungo formato in Francia per portare anche in Italia questa specializzazione”, le parole di Michele Corsini, dirigente della Croce Verde dell’Appennino reggiano.
Dopo il picco dei decessi per Covid, che aveva messo a dura prova il settore costretto a una profonda riorganizzazione, ora l’attività è ripresa nel modo classico. Aperta recentemente anche una attrezzata sala trattamenti simile in tutto e per tutto a una sala operatoria. Ai corsi arrivano operatori da tutta Italia, una sessantina in appena due mesi. Non poche sono le estetiste che convertono la propria professionalità. Al corso la titolare di una società di onoranze funebri a Porto Torres in Sardegna, conferma l’intenzione di espandere la propria attività e che non fatica a trovare personale perché c’è grande interesse.
In campo docenti di caratura internazionale, come l’esperto Javier Eduardo Chavez Inzunza. Davanti ai propri allievi che hanno appena ricevuto l’attestato di partecipazione al corso in cinque intense giornate, conferma: “L’Italia sta registrando una grande attenzione a queste pratiche innovative”. Una cinquantina i dipendenti delle onoranze funebri, tutto l’utile della casa funeraria viene reinvestito nelle attività del soccorso e per l’acquisto delle ambulanze della Pubblica Assistenza sempre di Croce Verde.
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