REGGIO EMILIA – Oggi nella frazione di Gavassa, che ieri era finita sott’acqua, si è spalato il fango. Qualcuno, oltre alla casa, ha avuto danni anche all’attività. “Qui è tutto distrutto”, dice un residente.
Fango e ricordi, ammassati sulla via. In via Koch, il giorno dopo che l’acqua del Rodano ha invaso le case, si spala. Ci si rimboccano le maniche e si cerca di ricominciare. Una sola via e poco più di tutta la frazione di Reggio si è vista arrivare un’ondata d’acqua: “E’ stato come uno tsunami, l’acqua è arrivata sfondando la porta del garage”, il racconto di un altro residente.
Si era accumulato un metro e mezzo d’acqua e in alcune abitazioni, a 24 ore di distanza, non è ancora defluita tutta. Sono intervenuti infatti i vigili del fuoco, con un nucleo da Torino, per pomparla via. Nel resto delle case si recupera quello che si può. Ci sono anche un’azienda che ha subìto danni e un cittadino che ha una piccola impresa di traslochi, che lancia un appello al sindaco: “Chiedo aiuto, perché ho il mezzo bloccato. Ho una piccola impresa di traslochi e non posso fermarmi. Siamo distrutti”.
Il sindaco Marco Massari, dopo un primo sopralluogo sull’imbarcazione della Protezione civile, è tornato nelle scorse ora a parlare con i cittadini per capire cosa poter fare. Alcuni dei residenti di via Koch non nascondono la rabbia: “In queste case, nuove, avevamo investito molto. Siamo l’unica via in tutta Reggio che è stata allagata. Abbiamo tante domande che portano rabbia e indignazione”.
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