BOLOGNA – Tre in totale le “proposte di buon senso”, come le ha definite il Presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Proprio in Regione sono state illustrate le proposte di emendamento al Decreto-Legge n.104 del Governo sulle “Disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici” nella parte relativa alla ricostruzione post alluvione. Primo fra tutte l’impiego di oltre un miliardo di euro stanziati e fino ad ora inutilizzati.
In seconda istanza l’introduzione del credito d’imposta, seguendo uno schema già brillantemente attuato dopo il terremoto del 2012, secondo il quale le banche anticipano le risorse necessarie a cittadini e imprese per il ripristino dei danni causati dalle alluvioni che poi lo Stato ristora attraverso detrazioni fiscali con la possibilità di spalmare l’impatto finanziario su 25 anni. Infine, come terza proposta un rafforzamento delle strutture tecniche degli enti pubblici, soggetti attuatori degli interventi di ripristino sul territorio e che necessitano di più personale.
Nonostante la stretta collaborazione che intercorre con il Generale Figliuolo, viene però rimarcato il mancato confronto diretto con il Governo.
Il servizio è di Giulia Leonelli
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