REGGIO EMILIA – La scorsa settimana doveva essere quella decisiva, ma la decisione del Governo è slittata e così a quasi un mese e mezzo dall’alluvione che ha colpito la Romagna, il nome del commissario per la ricostruzione non c’è ancora.
Una scelta che dovrebbe avvenire a questo punto nei prossimi giorni. In lizza ci sarebbero il generale Giuseppe Vadalà, commissario alla bonifica delle discariche, e l’attuale commissario all’emergenza idrica, Nicola Dall’Acqua. Fuori gioco dunque Stefano Bonaccini, che nelle ultime ore ha ribadito come questa nomina stia diventando un po’ troppo tardiva e insieme alla vicepresidente Irene Priolo è tornato a battere cassa: la stima dei danni è di 8,8 miliardi, ma subito ne servirebbero 1,9 per le opere di emergenza come la messa in sicurezza di alcune frane.
Sul tema prende posizione anche il senatore Pd, Graziano Delrio: “Davanti a tutto ci devono essere le esigenze delle famiglie e delle imprese. C’è l’urgenza di questa nomina, nel 2012 con Errani la ottenemmo in una decina di giorni. E’ un ritardo inspiegabile, non ragionevole che si assomma al fatto che mancano risorse certe. Mi sembra che il Governo debba all’Emilia Romagna un salto di qualità nella risposta”. Il disegno di legge quadro in materia di ricostruzione post calamità dovrebbe superare nei prossimi giorni la prova al Consiglio dei ministri. Il tutto in vista del futuro decreto legge che poi nello specifico riguarderà i provvedimenti per la gestione del dopo alluvione in Emilia Romagna.
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