BRESCELLO (Reggio Emilia) – Due bar, di cui uno da poco riaperto, un piccolo negozio di alimentari, la chiesa e un ufficio postale. A tre anni dall’alluvione che la mise in ginocchio, Lentigione si sta un poco rialzando. Alcuni lavori sono stati fatti: con i risarcimenti ricevuti è stato ristrutturato l’edificio dell’ex casa del fascio, che era di proprietà demaniale.
“Ora, il Comune con risorse proprie metterà a posto gli appartamenti e il piano terra, che potrà ospitare esercizi commerciali”, ha detto il sindaco di Brescello, Elena Benassi. I lavori nella chiesa dell’Annunciazione sono partiti lo scorso anno, grazie ai finanziamenti post sisma del 2012. Nel 2021, poi, dovrebbe essere completato l’intervento per il nuovo parco del centro sociale, “un luogo simbolo” ha aggiunto la Benassi.
L’ultima fase dei risarcimenti a privati si è conclusa il 29 settembre scorso e la Regione è arrivata dove non è arrivato lo Stato. “Questa – ha detto Edmondo Spaggiari, del comitato Cittadini alluvione Lentigione – è la prima regione che ha risarcito le auto”. Ma i risarcimenti ricevuti non hanno riguardato scantinati, garage e cortili, che invece erano stati danneggiati. Anche le aziende, che pur sono ripartite con fondi propri, non hanno ricevuto una parte dei ristori.
Il Comune si costituirà parte civile nel processo che inizia domani. Alla sbarra due dirigenti e un tecnico di Aipo. L’accusa è inondazione colposa in concorso.
Leggi e guarda anche
Lentigione, 3 anni fa l’alluvione: “Servono risorse, argini da rinforzare”. VIDEO
Reggio Emilia Brescello alluvione lentigione Elena Benassi risarcimenti alluvione lentigioneLentigione, a 3 anni dall’alluvione restano rabbia e paura. VIDEO & INTERVISTE













