CADELBOSCO SOPRA (Reggio Emilia) – “Più passa il tempo e più emerge con chiarezza l’inadeguatezza di Aipo, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po che ha come obiettivo principale la sicurezza idraulica del territorio del bacino del Po“. A sferrare l’attacco in una nota diffusa nelle ultime ore sono i comitati di cittadini “Aria pulita Cadelbosco” e “Aria Buona Gualtieri”. Una presa di posizione che fa seguito a una lettera inviata ad Aipo pochi giorni dopo l’esondazione del Crostolo dello scorso 20 ottobre: una lettera in cui dai medesimi comitati veniva chiesta all’Agenzia una spiegazione sulle cause che avevano portato agli allagamenti e nella quale veniva invocata una mappatura sullo stato di salute degli argini dei corsi d’acqua della provincia reggiana.
Ora i cittadini sollecitano, anzitutto, una riforma di Aipo: “Per essere all’altezza delle vere sfide che presenta e presenterà il Po e il suo bacino – si legge nel documento – occorre una direzione selezionata tra le migliori professionalità europee in materia di cambiamenti climatici e sicurezza idraulica e idrogeologica. Una direzione capace di operare con le migliori risorse tecnologiche del mercato alcune delle quali presenti in Emilia Romagna, vedi il Centro Meteorologico Europeo e il Supercomputer Leonardo”.
C’é poi un campanello d’allarme che i Comitati fanno suonare: “Il ripristino degli argini collassati di Crostolo e Tassone – scrivono i cittadini – ha costituito un intervento indispensabile, ma assolutamente non sufficiente per mettere il nostro territorio al riparo dal ripetersi dei tragici eventi dei giorni scorsi. Per progettare e realizzare un intervento in grado di affrontare strutturalmente la sicurezza degli argini rimane prioritariamente da conoscere e da comunicare ai cittadini e alle Istituzioni locali, come abbiamo ripetutamente richiesto, lo stato esatto in cui versano gli argini stessi’.
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