REGGIO EMILIA – Sono 16 i volontari della Protezione civile reggiana al lavoro nel Ravennate, tra Bagnacavallo, Castel Bolognese, Conselice e Faenza, nelle aree colpite dall’esondazione del Senio e del Lamone, oltre che di altri corsi d’acqua. Una situazione molto difficile che ha provocato un morto e l’evacuazione, finora, di oltre 450 famiglie.
Dalla Protezione civile reggiana sono stati, inoltre, inviati 2mila sacchi di sabbia al centro di smistamento di Bologna per essere destinati nei luoghi dove la situazione è più complicata: un altro quantitativo di queste misure di protezione è previsto nelle prossime ore, quando dal nostro territorio si muoveranno altre quattro squadre di volontari (e dunque una ventina di persone) che saranno destinate tra la provincia di Ravenna e quella di Bologna.
Operativi in quelle aree anche tre funzionari a cui se ne aggiungeranno altri tre a breve. Sono poi partiti da Reggio Emilia alla volta di Fontanafelice due unità cinofile dei vigili del fuoco: si tratta del paese in provincia di Bologna dove una frana ha provocato il crollo di una abitazione causando un morto. Altri due uomini inviati dal comando di via della Canalina sono operativi nei pressi di Faenza.
Intanto, il ministro alla Protezione civile, Nello Musumeci, ha firmato lo stato di mobilitazione nazionale richiesto dal presidente della Regione Bonaccini che consente di attivare tutte le risorse disponibili della Protezione civile nazionale.
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